Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 03/11/2008 @ 09:24:41, in Articoli, linkato 1899 volte)
Lo confesso. A me Halloween non piace per nulla. E così quando ho visto mia moglie far indossare alle nostre bimbe dei cappellacci, se non altro creati con paziente abilità, ho abbozzato un sorriso di circostanza e mi sono defilato.
Halloween, ossia All hallows eve, Vigilia di tutti i santi, è assai popolare in America ma ha origini antiche. In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti che celebravano la fine dell'estate con il Samhain, il loro Capodanno. In quel rito il popolo credeva che i confini fra i regni dei vivi e dei morti si assottigliassero tanto da concedere alle anime di far ritorno a casa.
Mi hanno dunque confortato le parole del sindaco di Venezia e del Vescovo di Acerra. Anche a loro Halloween non va giù. Cacciari rivendica orgoglioso la storia del Carnevale di Venezia e punta il dito contro l’aspetto tenebroso, demoniaco, mortuario della festa delle Streghe. Il monsignore ha raccomandato l’apertura delle chiese nella notte di Halloween ricordando che i riti celtici erano praticati dai gerarchi nazisti e che l’anno scorso in quella notte a Perugia fu uccisa Meredith.
Eppure, a dispetto della crisi, i numeri parlano chiaro. Il volume di affari è in crescita. 370 milioni di euro spesi in party, travestimenti e zucche, che per fortuna costano meno di un euro al chilo.
Ai bimbi che assillanti urlavano dolcetto scherzetto non ho aperto la porta. Sarò più generoso il 6 gennaio quando preparerò calze della Befana per i bimbi meno fortunati.
Di Admin (del 27/10/2008 @ 09:11:06, in Articoli, linkato 1902 volte)
Ancora una volta Berlusconi coglie tutti di sorpresa e all’assemblea di Confindustria lancia Gianni Lettieri come candidato del Pdl alla carica di governatore o di sindaco. Per carità, a sua scelta, perché sempre di poltrone si tratta e non occorrono capacità e competenze diverse in due cariche così distanti fra loro.
Al di là del metodo, c’è qualcosa che non convince in questo tipo di annunci che, oltre al diretto interessato, sembrano rivolgersi ad altri soggetti. Certo non avrà fatto piacere alla classe politica campana di destra (mi si conceda l’ossimoro) un annuncio che ancora una volta li mette all’angolo, sancendo la cronica incapacità di produrre personalità politiche in grado di parlare alla città e risolvere i suoi problemi.
E chissà che il Cavaliere non abbia parlato a nuora perché suocera intenda. In sala era infatti presente Antonio D’amato, past president di Confindustria e leader della Seda, a lungo corteggiato da Berlusconi, che ha sempre rifiutato all’ultimo momento la candidatura preferendo occuparsi delle sue aziende. Tra D’Amato e Lettieri, è noto, non corre buon sangue.
Lettieri difficilmente scenderà in campo, ma ciò che resta in questo teatrino è la spregiudicatezza con cui la politica maltratta da anni la città. Tra un centro sinistra la cui credibilità si sbriciola ogni giorno di più e un centro destra che conferma la scelta, al di là delle emergenze, di non occuparsi in modo serio della città. Chi vuole l’agonia di Napoli?
Di Admin (del 20/10/2008 @ 09:00:59, in Articoli, linkato 1939 volte)
George Orwell ci aveva messo in guardia. Nel suo irrinunciabile 1984 lo scrittore britannico aveva profetizzato, già nel lontano dopoguerra, scenari che puntualmente si stanno verificando. Un’ombra segue tutti i nostri movimenti. Grazie all’uso di telepass, carte di credito, bancomat e alle telecamere installate ovunque, veniamo monitorati passo dopo passo.
Ma un pericolo ancora maggiore si nasconde dietro l’apparecchio al quale ormai non sappiamo più in alcun modo rinunciare. Il cellulare! Attenzione agli sms o mms di sconosciuti. Potrebbero celare un pericoloso virus in grado di tenere il nostro telefonino sotto controllo. La polizia postale sta indagando per capire se dietro la vendita di questo software illegale ci sia la mano di una organizzazione criminale.
Navigando in rete è facilissimo scaricare il software necessario all’intercettazione. Come anche acquistare uno spy phone già destinato a questi scopi. Un’azienda campana offre a mille euro un modello di una nota marca produttrice di cellulari. Il software nell’apparecchio intercetta conversazioni telefoniche, gli sms in arrivo e in uscita, ci segnala ogni volta che il telefono è stato acceso o è stata cambiata la sim, e persino la localizzazione del cellulare. Non bastasse, può fungere da microspia facendoci ascoltare a distanza tutti i rumori e le voci nel raggio d'azione del cellulare.
E allora occhio ai regali e non dimenticate mai la regola più importante: taci che il nemico ti ascolta!
Di Admin (del 13/10/2008 @ 08:55:02, in Articoli, linkato 1906 volte)
Cosa sono le parole per uno scrittore? Strumenti del mestiere, certo. Ma anche brandelli di carne strappata per raggiungere il cuore di una storia. Questo rapporto controverso di odio amore hanno provato a catturarlo Matteo B. Bianchi e Giorgio Vasta con il Dizionario affettivo della lingua italiana curato per i tipi della Fandango.
Ne è venuto fuori un tascabile che ha raccolto le definizioni di scrittori del calibro di Domenico Starnone, Erri De Luca fino al recente vincitore dello Strega Paolo Giordano. Un dizionario intrigante chiuso dall’immancabile zuzzurellone, vocabolo preferito da Vinicio Capossela.
Vi ho partecipato descrivendo la mia ossessione. Multinazionale. Un lemma seriamente attuale alla luce dei disastri che stanno attraversando i mercati finanziari mondiali. Una crisi ampia ma temo non sufficiente a mutare lo stato delle cose.
Ai crolli dei giorni scorsi, seguiranno illusori rimbalzi da capogiro. E così la gente continuerà ad affannarsi inseguendo ricchezze virtuali, dando il suo spiacevole contributo all’agonia distruttrice di un sistema impazzito. Fino a quando gli effetti tangibili di questa crisi non si tradurranno in perdite di posti di lavoro.
Chissà se almeno allora in tanti proveranno a dar luogo a un mondo diverso. Dove espressioni come finanza creativa e libero mercato siano definitivamente smascherate per quel che sono: formule truffaldine. E si affermi un’etica della finanza indispensabile per un futuro sereno.
Non so voi, ma io sento puzza di bruciato. Vuoi vedere che una di queste notti i nostri bravi governanti si riuniscono e, preoccupatissimi per la più grande crisi economico/finanziaria dal 1930 ad oggi non ci mettono le mani in tasca e si fanno un bel prelievo forzato dai conti correnti o qualche altra innovativa misura di questo genere??? Per il nostro bene, si capisce.
Viva il libero mercato! Viva la finanza creativa!
Di Admin (del 06/10/2008 @ 09:00:47, in Articoli, linkato 1953 volte)
La città si è incattivita. Mi rimbombano le parole di un collega di questo giornale. Era a Pianura per seguire il corteo antirazzista. Era lì perché se uno non vede le cose, come fa a raccontarle ai lettori? Era lì anche se conosceva bene i rischi a cui andava incontro. Tanto che alcuni “galantuomini” durante la manifestazione lo hanno additato: è lui! Per poi attaccarlo in una leale competizione dieci contro uno.
La città si sta incattivendo, tra bimbe che annegano nell’indifferenza, il linguaggio stragista della camorra e un razzismo strisciante che sfocia nella violenza più bieca. Eppure c’è ancora chi ha voglia di raccontare la città, il suo declino vertiginoso, sostituendosi alle firme prestigiose che attendono rilassati lo scorrere delle notizie di agenzia o firmano pezzi costruiti da altri. L’essenza più limpida del giornalismo pulsa nell’animo di tutti quei precari, nella accezione più larga del termine, che il mestiere ce l’hanno nel sangue. Che stanno in strada non per salire alla ribalta o per ostentare il disprezzo del pericolo ma perché non possono proprio farne a meno.
Giancarlo Siani, un fratello maggiore per tanti, riferendosi alle persone in odore di camorra diceva “se scrivo di loro, ne devo sapere più delle loro madri.” Giancarlo scriveva fino a tre pezzi al giorno, lavorava come un indemoniato. Il suo contributo al riscatto della città. È stato assassinato una sera di 23 anni fa in Piazza Leonardo. Era un precario del Mattino.
Di Admin (del 29/09/2008 @ 08:11:51, in Articoli, linkato 1885 volte)
Adesso come farà Bernardo Iovene, il Peter Falk della redazione di Report? Da dieci anni, suo malgrado, si recava in Calata Capodichino. Lì dove la soprelevata costruita con i fondi post terremoto si spezzava, come in un incubo, davanti a un fabbricato abitato da quattro condomini. E caparbio, anno dopo anno denunciava una farsa che ci lasciava in viso un sorriso sporco di vergogna.
Nel tempo i progetti mutavano con disinvoltura. Nel 2001 il ponte doveva essere abbattuto e sostituito con un tunnel. Nel 2003 retromarcia, l’edificio andava raso al suolo. L’anno seguente nuova promessa: il palazzo distrutto sarebbe stato ricostruito di fianco. Il Tar di Napoli aveva ulteriormente ingarbugliato la questione affermando che lo stabile poteva essere demolito solo per ricostruire case e non infrastrutture.
Alla fine anche l’ultima proprietaria, la signora Maria Grazia Troiano Attianese è scesa dall’Aventino venendo a patti con il Comune per una cifra vicina ai 190.000 euro. Se non avesse accettato, avrebbe ricevuto un indennizzo sufficiente al massimo per l’acquisto di un box auto.
E il fabbricato è venuto giù ponendo fine alla vicenda. Buffa, se di mezzo non ci fossero le incapacità di tanti e le sofferenze di famiglie che per anni hanno vissuto con un catafalco davanti alle proprie finestre e sotto l’incudine di un esproprio forzato.
Ora in un anno e mezzo è previsto il completamento della soprelevata fino a Viale Maddalena. Non me la sentirei di giurarci. Report, baluardo del giornalismo indipendente e di qualità, ha mostrato lo scandalo. Toccava solo a loro preoccuparsi dei condomini di Calata Capodichino 259?
È il caso di aggiornare i fedeli lettori del blog su alcune direi rilevanti novità che nelle ultime ore hanno riguardato gli argomenti toccati dai miei ultimi post.
A partire dall'acceleratore del Cern di Ginevra. Una fuga di elio, probabilmente dovuta a una connessione elettrica difettosa tra due magneti, ha causato l'interruzione forzata degli esperimenti. Appuntamento dunque rimandato alla primavera del 2009. Il direttore generale del Cern Robert Aymar ha ammesso "è indubbiamente un colpo psicologico, ma non ho dubbi che supereremo questa difficoltà con lo stesso livello di rigore e applicazione." L'obiettivo dell'acceleratore, costato 6 miliardi di dollari, è quello di provocare collisioni tra fasci di particelle nei 27 chilometri del tunnel, alla scoperta della cosiddetta "particella di Dio".
Il prezzo del petrolio ha avuto un'improvvisa fiammata passando in pochi istanti da 100 a 130 dollari. Venerdì scorso la borsa di Milano ha festeggiato il più grande rialzo degli ultimi 10 anni, con gli indici schizzati a un +8%. Intanto in America si susseguono i crac. Dopo il savataggio a carico dei contribuenti di Fannie e Freddie, è toccato alla Lehman Brothers chiudere baracca e burattini. L'Fbi ha intanto avviato un'inchiesta su quattro protagonisti della crisi dei mutui, per capire se ci sono state irregolarità o frodi. Nel mirino del'agenzia federale sono entrati Freddie Mac e Fannie Mae, i giganti dei mutui immobiliari; Lehman Brothers, la banca d'affari fallita nei giorni scorsi; Aig, il colosso delle assicurazioni in profonda crisi. Con le quattro nuove inchieste, quelle legate alla crisi dei mutui salgono a 26.
Forse scosso dalle profonde difficoltà in cui versa la Regione Campania e dalla severa disamina del suo oramai ex consigliere economico di fiducia Isaia Sales, Antonio Bassolino ha giocato la sua carta preferita e si è tinto nuovamente i capelli. Come dimostra l'intervista rilasciata alla festa del MPA presente su Youtube.
Di Admin (del 22/09/2008 @ 08:11:13, in Articoli, linkato 1911 volte)
Nei miei frequenti passaggi per il centro direzionale la sosta al bar di Salvatore è una tappa obbligata. Un buon caffé e l’occasione per una chiacchiera in armonia. Giorni fa però, ho dovuto rinunciarci. Nel bar mancava la luce. Le uniche scintille le sprigionava il volto esasperato di Salvatore. Ho ritenuto opportuno andar via senza fare domande. In seguito l’episodio mi è stato chiarito fin nei dettagli. L’erogazione della corrente era stata interrotta per morosità. Ma la storia è più complessa.
Due anni fa i gestori del bar avevano ricevuto una proposta. Passare da Enel Distribuzione, che vende energia sul mercato vincolato, a Enel Energia che opera sul libero mercato. In cambio si garantiva un prezzo bloccato per un anno. Accettata l’offerta è iniziato un piccolo calvario fatto di bollette poco comprensibili e di fatturazioni imprevedibili, con bollette inspiegabilmente assenti che poi d’improvviso riemergevano costringendo a pagamenti onerosi. Da qui la scelta di recedere dal contratto e tornare al vecchio gestore che almeno consente di accertare i propri consumi con una semplice verifica al contatore.
Dopo cinque mesi il cambio gestore non è ancora avvenuto e Enel Energia, causando gravi danni, ha sospeso la fornitura elettrica per il mancato pagamento di bollette che chi cura il bar mi ha giurato di non aver mai ricevuto. Qualcuno obietterà: le regole del libero mercato. Ma fino a che punto il mercato è “libero” di stritolarci?
Di Admin (del 15/09/2008 @ 08:19:16, in Articoli, linkato 1847 volte)
Ekma ricerche ha pubblicato i risultati relativi all’operato dei Governatori delle regioni. È questa la seconda edizione del sondaggio che l’istituto produce ogni sei mesi per monitorare la fiducia verso le istituzioni. Analizzando i risultati emergono qualche sorpresa e molte conferme.
In testa alla graduatoria spicca il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo fondatore del Movimento per l’Autonomia. Dopo di lui tutti o quasi i presidenti del centro nord, capitanati da Formigoni, quasi a sancire, una volta di più, l’immagine di un paese spaccato in due.
Non sorprende nemmeno l’ultimo posto di Antonio Bassolino. In questo caso i numeri non sembrano temere smentita. Il Governatore della Campania viaggia con una fiducia ridotta al 35,3%, staccato di 9 punti percentuali dal penultimo in classifica. Non bastasse Bassolino ha perso 5 punti rispetto alla precedente rilevazione, che comunque già gli regalava l’ultima posizione.
Personalmente diffido dei sondaggi, ma l’impressione vivendo la città è questa: una larga fetta della cittadinanza non ha più fiducia verso Bassolino. Che imperterrito, va avanti per la sua strada. Mentre i giorni della rinascita, della speranza di una città finalmente libera di crescere, sono solo un ricordo sfocato.
Per dovere di cronaca è necessario precisare che il sondaggio non ha considerato l’Abruzzo, commissariato dopo le vicende giudiziarie che hanno pesantemente coinvolto Ottaviano Del Turco. Ma questa è un’altra storia.
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