Di Admin (del 26/05/2008 @ 08:40:19, in Articoli, linkato 2441 volte)
Lo scorso dicembre Napoli si vide assegnato il Forum delle Culture 2013. Il Forum sostenuto dall’Unesco nacque nel 2004 a Barcellona e rinnova il proprio appuntamento ogni 3 anni. Un riconoscimento ottenuto grazie al lavoro dell’equipe guidata dall’Assessore alla Cultura Oddati.
Ma a Napoli si sa, le cose non sono mai semplici. E se la buona novella giunse sotto Natale, a Carnevale lo scherzo, di quelli grossi, lo combinò l’allora Ministro della Cultura Rutelli, che declassò il Forum privandolo della definizione di grande evento, e con essa dei 150 milioni di euro previsti. Il motivo del contendere fu la nomina a Commissario delegato di Vittoria Garibaldi, pronipote dell’eroe dei due mondi. Una nomina che irretì chi il Forum l’aveva conquistato e desiderava gestirlo.
Nei giorni scorsi l’annuncio a sorpresa del neo Ministro Bondi che da Palazzo Reale ha rilanciato il Forum come grande evento. Non è una notizia da poco. L’aiuto del governo favorirà il raggiungimento di obiettivi ambiziosi: rilanciare il turismo a Napoli e velocizzare il recupero dell’area flegrea, le cui sedi ospiteranno il Forum.
Oddati non dovrà ricadere negli errori fatti da ministri miopi. Il Forum rappresenterà un trampolino di lancio soprattutto se verranno individuate persone nuove e indipendenti in grado di scardinare l’immagine intellettuale di una città tutta chiusa in se stessa.
Diversamente, ancora una volta, ci troveremo a commentare un’occasione perduta.
Di Admin (del 23/05/2008 @ 09:47:20, in Riflessioni, linkato 4011 volte)
Da oggi, all'interno del mio blog (in basso,colonna destra), sarà consultabile un grafico che ci informa in tempo reale del costo del petrolio greggio. Con ciò non voglio certo suggerire investimenti in oro nero o qualsiasi altri tipo di speculazione finanziaria. L'intenzione è piuttosto quella di "monitorare" quella linea che sale, sale e sembra non volersi fermare mai.
In queste ore una nuova barriera, quella dei 130 dollari è stata infranta. Ma non ha forse più senso parlare di barriere nè di nuovi record del costo dei carburanti. Le previsioni parlano di una crescita costante: 160 dollari nel 2009, 200 dollari nel 2010. Dunque le parole pronunciate poche settimane fa dal Presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad coincidono con quelle dei principali analisti finanziari statunitensi. E anche questo forse qualcosa vorrà dire...
Quella linea che sale senza freni apparenti a mio giudizio indica anche lo stato di salute della società globalizzata e il nostro grado di benessere all'interno della stessa società. Basta capovolgere il grafico e tutto diventa di una chiarezza disarmante.
Di Admin (del 19/05/2008 @ 08:35:00, in Articoli, linkato 2283 volte)
Il Napoli chiude il campionato all’ottavo posto, il miglior risultato delle ultime 13 stagioni. Non mi reputo un esperto, certo in buona compagnia, ma azzardo ugualmente una riflessione.
Solo 4 anni fa la SSC Napoli falliva, dopo le gestioni tribolate del trio Ferlaino-Corbelli-Naldi. Si ripartì dalla serie C. Il nuovo presidente Aurelio De Laurentiis volle accanto a sé Pierpaolo Marino uno dei migliori manager nazionali. Al San Paolo Napoli-Cittadella finì 3 a 3.
Dall’inferno dei campi di periferia alle vittorie esaltanti contro Inter, Juve e Milan. Quasi una favola. Eppure il partito degli scontenti è sempre stato affollato. Quando a inizio stagione furono presentati Hamsik e Lavezzi, gli ultrà gridavano delusi “Meritiamo di più”. I due oggi sono osannati dal pubblico e valgono quasi 50 milioni di euro.
Ma le ire furiose dei tifosi hanno spesso preso di mira Edy Reja. L’allenatore ha subito contestazioni durissime ma con lealtà ha sempre protetto il suo gruppo lasciando che fossero i risultati a parlare per lui. La prossima stagione sarà ancora Reja a guidare il club e, c’è da giurarci, alle prime difficoltà si alzeranno le proteste di tanti tifosi. Inflessibili quanto incompetenti.
Stride fortemente questa intransigenza mostrata verso una realtà capace di imporsi a livello nazionale. È paradossale il contrasto con l’accettazione quotidiana di mille soprusi subiti. “Toccateci tutto ma non il Napoli”. Uno slogan di cui occorre disfarsi. Al più presto.
Di Admin (del 12/05/2008 @ 20:16:24, in Articoli, linkato 2953 volte)
La pubblicità è l’anima del commercio. Chi non ha sentito almeno una volta nella vita riecheggiare questo detto. Appartengo all’ultima generazione cresciuta con Carosello, dove il messaggio pubblicitario era offerto in modo garbato. Oggi viviamo nell’epoca del web, dei telefonini ultra moderni e di mille altri ritrovati figli di una tecnologia furiosa quanto spesso inconcludente.
Tuttavia a Napoli continuano a far parlare di sé i tradizionali cartelloni pubblicitari. Nei mesi precedenti le elezioni era tutto un fiorire di faccioni di candidati premier. Un pizzico inquietanti a dire il vero. Poi è stato il turno dei “Monnezza a chi?” proposti dall’Assessore Velardi che esibiva gli innegabili patrimoni cittadini, sullo sfondo di uno slogan non del tutto convincente.
Dulcis in fundo, è toccata a una compagnia marittima donare ai napoletani la vista di un décolleté generoso oltre ogni immaginazione per pubblicizzare un nuovo collegamento navale. Con il risultato immediato di rallentare il traffico a Fuorigrotta, dove gli autisti rimanevano rapiti da tanta prorompente fisicità. Le accuse di mancanza di decoro sono fioccate puntuali.
Eppure, meno decorosa è la crescita esponenziale di questi impianti giganteschi, sbocciati senza ritegno davanti a monumenti e panorami. L’augurio è che il Comune provveda al più presto alla rimozione di gran parte della cartellonistica, che la Soprintendenza per i beni architettonici da tempo considera abusivi.
Di Admin (del 05/05/2008 @ 08:08:08, in Articoli, linkato 2357 volte)
Perché ciascuno di noi non invita un suo amico a Napoli e in Campania in vacanza? Con questa proposta, lanciata dalle colonne del suo blog, Antonio Bassolino ha provato a risollevare le sorti del turismo campano. Il Governatore ci ha poi raccontato di aver fatto la sua parte invitando Romano e Flavia Prodi per un week-end.
Non quello del Primo Maggio però. Forse perché già sapeva cosa attendeva i turisti sbarcati a Napoli a dispetto delle immagini della città devastata che hanno fatto il giro del mondo. Il Primo Maggio tutti i principali siti archeologici erano chiusi, ad esclusione di Capodimonte e pochi altri. Da Pompei a Ercolano, dal Museo Archeologico alla Floridiana, i visitatori si sono trovati le porte sbarrate. Senza un cartello, e con gli info-point chiusi nelle piazze principali. Il tutto a causa del mancato accordo con i sindacati per il pagamento della giornata festiva. Per la cronaca, molti lavoratori attendono ancora gli straordinari dello scorso Natale.
L’assessore regionale Velardi è furibondo: anch’egli dalle colonne del suo blog (sul web i nostri politici appaiono solerti) se l’è presa con tutti: ministero, soprintendenze e sindacati. E ha concluso: “La Regione non si presterà mai più a coprire le inadempienze altrui.” Non sempre condivido le strategie di Velardi, ma questa volta gli do ragione. E mi chiedo chi gliel’abbia fatto fare a rientrare in politica con un compito così arduo. Ah, cosa non si fa per amicizia.