Buio Rivoluzione
2008. Il nuovo ordine mondiale disegnato dall’Occidente sta per pagare il prezzo per le scelte dei suoi governanti.
La figlia dell’ex premier britannico viene sequestrata durante un soggiorno in Sicilia. A spezzare il silenzio arriva una rivendicazione troppo nota per non far raggelare il sangue: la stella macabra e sbilenca delle Brigate rosse, rinate dalle macerie dell’imperialismo globale per attuare la rivoluzione del XXI secolo.
Testimone casuale del rapimento è Maurizio Lupo, ispettore dell’Antiterrorismo in vacanza “forzata” per i troppi fallimenti professionali, ma chiamato a collaborare dai Servizi inglesi in virtù della sua esperienza.
Per anni ha seguito le mosse della nuova eversione cercandone le tracce all’interno dell’antagonismo radicale. Conosce la lucida follia del nuovo brigatismo: ha il cuore ferito e il viso sfregiato di Genova, ha la rabbia disperata di mille piazze in fiamme.
Ma perché questa operazione sembra così anomala? Cosa è successo alle Br? Perché colpiscono al cuore dell’Impero? Lupo sa bene che risolvere un caso significa inoltrarsi nel buio, cercare un appiglio dove tutto è sfuggente.
Ma stavolta ricostruire la logica perversa dei terroristi sarà come compiere un percorso a ritroso, da Moro a Biagi, in decenni oscuri di piombo e misteri, laddove i volti mostrano lati nascosti, la ragion di Stato si inquina e il buio cala il suo sipario.
E così in questo romanzo, febbrile come un thriller e doveroso come un’inchiesta civile, ogni indizio sembra ricalcare un fotogramma di storia italiana, l’invenzione si intreccia inestricabile alla realtà e perfino la finzione narrativa sembra arrestarsi di fronte all’indicibilità del vero.
Agitando i fantasmi del passato, Valerio Lucarelli dipinge un futuro talmente vicino da poter quasi sentire, tangibili e ineluttabili, i frutti di quella malapianta cresciuta in trent’anni di ambiguità e silenzi nella zona d’ombra dell’Italia armata.