\\ : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Admin (del 26/04/2010 @ 11:12:39, in Articoli, linkato 1979 volte)

La fine della guerra fredda e la caduta del muro di Berlino. Il crollo dell’impero sovietico e il disarmo nucleare. Concetti entrati nell’immaginario collettivo e che segnano in maniera netta il passaggio a un’era in cui nulla sarà più come prima. Eppure, per certi versi, il tempo sembra non passare mai e i metodi tradizionali restano sempre attuali e, soprattutto, funzionali.

E così, per fiaccare i più tenaci oppositori di Putin, il Servizio di Sicurezza Federale, erede del famigerato KGB, ha sguinzagliato una troupe di splendide fanciulle, affidando loro incarichi di grave responsabilità. Ossia adescare e compromettere uomini sgraditi al potere, con incontri piccanti accompagnati da un buon uso di cocaina.

A raccontare la storia è stata una delle vittime, Viktor Shenderovich, conduttore di un seguitissimo programma di satira nel quale i potenti venivano sbeffeggiati da irriguardosi pupazzi. Shenderovich ha ammesso, con qualche omissione in verità, di essere stato lusingato dalle avance di Katya Gerasimova, la più in vista tra le spregiudicate ragazze ingaggiate dai servizi segreti.

Il conduttore televisivo è però in ottima compagnia. A finire nella trappola, come attesterebbero diversi filmati, ci sono anche diplomatici inglesi e statunitensi, un ufficiale indiano, uno scrittore e molti altri esponenti della dissidenza interna. Vien da chiedersi come farebbero i governi, senza le umane debolezze, a conservare il proprio potere.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 20/04/2010 @ 05:41:00, in Articoli, linkato 1928 volte)

Cinquemila arresti di presunti appartenenti a organizzazioni criminali, ventritré superlatitanti catturati dei trenta più pericolosi, beni sequestrati e confiscati per un controvalore superiore ai dieci miliardi di euro. Questi in sintesi i risultati riportati dal governo nella lotta alle mafie. Cifre impressionanti, ancor più se affiancate da un’altra inoppugnabile considerazione. Le grandi holding criminali continuano ad avvelenare intere regioni.

Resta dunque essenziale informare ed evitare che il silenzio, parente dell’omertà, favorisca chi adotta sistemi criminali privi di qualsiasi scrupolo e semina lutti infiniti. Riflettori accesi allora, sulle pesanti intimidazioni subite negli scorsi giorni da due uomini che della lotta alla criminalità hanno fatto e continuano a fare una ragione di vita.

Dapprima è toccato a Raffaele Magi, estensore della storica sentenza Spartacus che ha inflitto un duro colpo ai Casalesi, ritrovare una scia di sangue fuori all’ingresso della propria abitazione. Poco dopo Raffaele Marino, procuratore aggiunto a Torre Annunziata, ha ricevuto sette proiettili calibro 7.65 e pesanti minacce rivolte a lui e agli uomini della sua scorta.

Avvertimenti non in grado di scalfire l’integrità dei due magistrati, ma che dimostrano la complessa emergenza che ancora soffoca una fetta consistente del paese. Uomini come Magi, Marino e tutti coloro che a diversi livelli offrono il proprio impegno quotidiano nel tentativo di rendere più vivibile l’esistenza dei cittadini, non vanno lasciati soli.

Restare al loro fianco non significa però mostrare una stantia, se non addirittura dubbia solidarietà, quanto piuttosto condividere un percorso collettivo. La lotta per la rinascita di una terra non deve ridursi ad una mera azione repressiva. L’impagabile lavoro dei magistrati, che più di ogni altro conoscono le crepe nelle quali la criminalità organizzata si infiltra, può essere due volte prezioso ed indicare la strada agli interventi dell’intera classe politica.

Per raggiungere l’obiettivo è indispensabile capire che mafia e camorra si sconfiggono solo se un modello sano, equilibrato e dignitoso verrà garantito a chi oggi continua a essere abbandonato a se stesso e troppo spesso non ha altre possibilità, se non quella di abbracciare una strada di morte e disperazione.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 19/04/2010 @ 04:35:13, in Articoli, linkato 1980 volte)

Una vignetta di Mark Fiore

Think different. Con questo slogan Steve Jobs rivoluzionò il corso di Apple che, dopo un periodo di appannamento, si trasformò in azienda icona per intere generazioni. Ma i recenti fatti sembrano dimostrare che, prima di ogni cosa, la Apple è una potente multinazionale, il cui modo di pensare non è poi così distante dalle sue consorelle.

Nei mesi scorsi infatti Mark Fiore, scrittore, comico e fumettista americano, mai troppo tenero con i personaggi che contano, ha sottoposto alla Apple una serie di sue vignette. Ma l’azienda di Cupertino, in palese contraddizione con la propria filosofia, ha rifiutato l’applicazione giudicando la satira di Fiore materiale reprensibile, al pari di testi pornografici o osceni. Insomma, senza girarci troppo attorno, una velata forma di censura realizzata contro chi ha fatto del web il luogo unico e ideale del proprio lavoro.

Poi, il colpo di scena. Per la sua pungente ironia e la qualità dei suoi cartoni, Fiore si aggiudica il prestigioso premio Pulitzer. L’evento inatteso costringe la Apple ad una repentina retromarcia e a spalancare le porte degli iPhone al disegnatore. Un’ammissione di colpa che giunge tardiva, di certo favorita dalla recente popolarità acquisita dal vignettista.

A Steve Jobs non resta ora che rileggere le ultime parole del suo stesso spot. “Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.”

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 15/04/2010 @ 06:15:19, in Articoli, linkato 1917 volte)

Immagine tratta dal sito http://www.777click.com

Con gli amici della mia adolescenza ogni piccola divergenza di opinione veniva immediatamente appianata da una scommessa. Gli argomenti non mancavano mai, dallo sport alle pronosticate, e quasi mai realizzate, conquiste femminili. Quando tutto mancava, all’angolo della strada si puntava sull’ultima cifra della targa della macchina di passaggio. Pari vinco io, dispari vinci tu.

Oggi la scommessa è un business dalle dimensioni astronomiche. Ovunque è possibile puntare su qualsiasi evento. E così la Roma è favorita sull’Inter nella corsa per lo scudetto e chi è certo della convocazione di Amauri ai mondiali in Sudafrica vincerà cinque volte la cifra investita. La patria della scommessa resta l’Inghilterra. Lì, da sempre, si punta su ogni evento e il gossip ultimamente la fa da padrone. Un esempio su tutti, la separazione della coppia Pitt-Jolie.

Ma quella accettata dal noto bookmaker William Hill è una scommessa davvero originale. Oggetto della giocata, l’elezione a Primo Ministro di William Eric Jones, un bambino di dieci anni. Un amico di famiglia ha infatti puntato dieci sterline sulla futura nomina. Se il pronostico si rivelerà esatto vincerà 250.000 sterline, poco meno di trecentomila euro.

Chissà, forse davvero un giorno il piccolo Eric varcherà la soglia di Downing Street e magari come primo provvedimento abolirà, con effetto retroattivo, tutte le scommesse avente per oggetto la vita e le scelte dei bambini.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 12/04/2010 @ 15:41:18, in Articoli, linkato 1901 volte)

Immagine tratta dal sito http://lucaenoch.ilcannocchiale.it/

Torniamo a parlare di sentenze discutibili. Dopo la 11.618 emessa dalla Corte di Cassazione per la quale il magistrato che nel tribunale di Parma si era rivolto a un testimone intimandogli di non fare il napoletano, non aveva espresso che una serena sollecitazione a un testimone ritenuto evasivo, la nuova sentenza giunge dal tribunale di Treviso. I giudici hanno stabilito che l’espressione “Negro di m….” sia da ritenersi un’ingiuria, priva però dell’aggravante dell’odio razziale.

I fatti risalgono al 2006, quando il titolare di una lavanderia nel trevigiano aveva richiesto a un cliente senegalese il pagamento anticipato del servizio. Il diverbio che ne era scaturito era terminato con pesanti insulti da parte del commerciante, che aveva definito il suo cliente negro di m…, e persino comunista. Il commerciante è stato condannato al pagamento di un’ammenda di 250 euro e delle spese legali, ma ha evitato sanzioni peggiori.

Si è ora in attesa delle motivazioni della sentenza che la Procura depositerà entro cinquanta giorni. Lì scopriremo magari giustificazioni nobili, e ampio risalto verrà dato all’uguaglianza dei popoli. O, più probabilmente, si sdoganerà un gergo profondamente offensiva, sancendone l’ingresso nel lessico comune. Il prossimo passo potrà essere la completa depenalizzazione di simili espressioni. E di sentenza in sentenza, scivoleremo sempre più verso un pozzo di odio, ostilità e ignoranza.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 03/04/2010 @ 05:01:48, in Articoli, linkato 1997 volte)

Il comandante Marcos in una foto di Ricardo Trabulsi

In Messico il giorno degli innocenti, l’equivalente del nostro pesce d’aprile, si festeggia il 28 dicembre. Non poteva essere uno scherzo dunque, quello del quotidiano messicano La Reforma che la scorsa settimana aveva sbattuto il volto del subcomandante Marcos in prima pagina.

Ad affidare al giornale le foto del leggendario guerrigliero senza il suo tradizionale passamontagna era stato un disertore dell’esercito zapatista. Che, per non deludere nessuno, aveva consegnato anche un corposo dossier contenente le fotografie di altri leader dell’esercito di liberazione nazionale e persino le inconfutabili prove dei finanziamenti occulti dell’Eta basca.

Elementi per nutrire dubbi sulla veridicità delle foto non mancavano, a partire dal volto giovanile spacciato per Marcos, le cui generalità sono note da tempo e che a giugno festeggerà cinquantatré anni. Ma la rivoluzione mantiene in forma il corpo e la mente, avranno pensato gli scaltri giornalisti de La Reforma che, grazie alla loro fonte segreta, sono incappati in una clamorosa figuraccia mondiale.

Il presunto Marcos infatti, altri non era che Leuccio Rizzo, trentottenne di Galatina, da due anni in Messico per il comitato Chiapas Maribel di Bergamo. Venuto a conoscenza del misfatto Rizzo, pur riconoscendo la sua ammirazione incondizionata per l’esercito zapatista, ha immediatamente richiesto una smentita ufficiale e avviato un’azione legale per il risarcimento dei danni subiti.

Per conoscere la realtà del Chiapas Maribel visita il sito http://chiapasbg.wordpress.com/

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1
Ci sono 883 persone collegate

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Articoli (165)
Cronaca (3)
lettereMinuscole (6)
Libri (1)
Lotta armata (1)
Riflessioni (9)
Vorrei che il futuro fosse oggi (15)

Catalogati per mese:
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi piů cliccati

Ultimi commenti:
Non avete ancora cap...
11/05/2012 @ 05:20:16
Di Discount Uniforms
Ben quindici incontr...
11/05/2012 @ 05:11:19
Di cheapest Jersey
Particolare enfasi ¨...
05/05/2012 @ 08:25:28
Di scarpe hogan




24/11/2024 @ 02:14:12
script eseguito in 64 ms



Il termometro del futuro
La prova del nove