Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 30/06/2008 @ 22:06:34, in Articoli, linkato 2010 volte)
Se ne parla da mesi sottovoce. Giri di parole e formule inedite per riesumare le gabbie salariali. La Lega Nord ne fa un cavallo da battaglia. Per Maroni non è giusto offrire le stesse retribuzioni a chi vive in zone più care del paese.
Anche l’Istat da man forte: la vita costa molto più al centro nord che al centro sud: Napoli ne è un esempio lampante. Nel corso degli anni queste statistiche hanno perso qualsiasi credibilità, trasformandosi in strumenti per giustificare forzature altrimenti inaccettabili. Basti pensare al dato sull’inflazione, da anni assestatasi al 2%. Chi a fatica raggiunge la fine del mese sa bene quanto sia una frottola e quanto il proprio potere di acquisto si sia eroso drasticamente dal 2000 a oggi.
Il latte più caro d’Italia? A Napoli, causa un cattivo sistema distributivo. La benzina più cara? A Napoli grazie alle accise che la Regione ha disseminato qua e là, oltre che nelle nostre buste paga. Le assicurazioni auto più salate? Sempre Napoli, per il maggior rischio di incidenti. Ogni volta il motivo cambia, ma la sostanza non muta. Per non parlare del costo degli immobili salito alle stelle qui più che altrove o per lo smaltimento dei rifiuti, penosa pagina della nostra storia.
E la qualità della vita? Ognuno giudichi quanto questa città offra in termini di servizi e vivibilità. In ogni caso Maroni stia tranquillo: da noi le multinazionali già applicano le gabbie salariali tenendo in ostaggio una città che non deve volare.
Di Admin (del 23/06/2008 @ 08:37:26, in Articoli, linkato 2119 volte)
A chi con insistenza ne chiedeva le dimissioni, Bassolino aveva risposto “Tra un anno lascio.” L’annuncio, offerto a pochi giorni dalle elezioni, aveva scontentato tutti, dalle forze di opposizione in Regione a un imbarazzato Veltroni.
Per i più maligni l’interregno permette a Bassolino di giungere alle Elezioni Europee del 2009 e sedere su un comodo scranno a Bruxelles. Il Governatore invece lo giustifica con la necessità di dover prima uscire dall’emergenza. Bizzarra tesi, sostenuta da uno dei principali responsabili, non l’unico, del baratro in cui Napoli è sprofondata.
Nelle scorse settimane il dietrofront di Bassolino che non ha escluso di rimanere ancora in sella. E, forse per accontentare chi esige un ricambio, si è scurito i capelli. Antonio Esposito, il barbiere posillipino di fiducia, ha svelato l’arcano. Si è attardato a telefono per sentire i vagiti della nipotina e quei secondi di tintura in più hanno ringiovanito il suo cliente. Una storiella deliziosa, ma la città ha disperato bisogno di altro.
Governatore ricorda quella manifestazione ad Afragola contro la giunta DC? Suo padre, capo giardiniere del comune, cercò di fermarla e lei si rivolse al Maresciallo dei Carabinieri per bloccare quell’uomo che disturbava. Quanta carica vitale, quanta voglia di cambiare il mondo le è ancora rimasta? Non crede sia giunto il momento di chiudere questa interminabile stagione politica? La storia saprà distinguere i suoi meriti dalle sue responsabilità.
Di Admin (del 16/06/2008 @ 08:38:39, in Articoli, linkato 1953 volte)
Chiude, non chiude. Sfogliano la margherita i napoletani per capire se, come e quando partiranno i lavori in Via Marina. Il progetto iniziale trasformava in modo radicale Via Marina, rendendola finalmente all’altezza del compito che le compete: quello di biglietto da visita per chi entra nella città.
Ma vincoli di vario genere avevano ridimensionato i lavori ad una semplice riqualificazione stradale grazie alla sostituzione dei sanpietrini con l’asfalto. Opera irrimandabile considerate le condizione pietose del manto stradale, garanzia occupazionale per gommisti e meccanici.
La scorsa settimana sembrava finalmente giunto il momento dell’apertura dei cantieri. Ma ancora una volta una gestione mediocre della cosa pubblica ha reso ingarbugliata questa vicenda. William Di Cesare, capofila dell’Ati, l’associazione di imprese vincitrici dell’appalto che finora non ha ricevuto nulla di quanto pattuito negli accordi, è stato di una chiarezza disarmante: in 50 anni di professione non si era mai imbattuto in una situazione del genere.
Riunioni, intoppi burocratici e ritardi nei pagamenti impediscono l’avvio dei lavori e mettono a dura prova la pazienza dei cittadini. Tra l’altro i cantieri dovranno chiudere necessariamente entro dicembre, pena la perdita dei fondi europei. A quanto risulta da Bruxelles sono già arrivati 5,6 milioni di euro alla Regione. Ma dove si siano incagliati quei soldi al momento non è dato sapere.
Di Admin (del 09/06/2008 @ 08:53:22, in Articoli, linkato 1952 volte)
L’arrivo del Presidente Giorgio Napolitano al Suor Orsola Benincasa meritava tutti i riguardi. E così, il giorno della sua visita al Corso Vittorio Emanuele, tra l’Università e la Funicolare come per incanto sono scomparsi i cassonetti dell’immondizia e le campane per la differenziata.
Terminata la visita però, i cassonetti non sono riapparsi. Gli abitanti del Corso sono stati costretti ad abbandonare i sacchetti per terra. Spettacolo certo indecente, ma non importa. Il Presidente è andato via, i cittadini si arrangino.
Dopo due giorni i cassonetti sono finalmente ricomparsi, mentre ancora non vi è traccia delle campane per la differenziata. Che senso ha causare disagi alla cittadinanza per non guastare sfilate che ricordano le agiografiche parate del Ventennio? Il Comune, invece di nascondere la polvere sotto i tappeti davanti a ospiti illustri, non dovrebbe preoccuparsi di creare un circolo virtuoso per lo smaltimento dei rifiuti?
Napolitano era all’Università per l’intitolazione di un’aula a Giancarlo Siani, il giornalista assassinato dalla camorra 23 anni fa. Siani inseguiva la verità. Indagava a fondo, senza accontentarsi di ciò che gli veniva mostrato. Questi sono gli uomini da cui prendere esempio. Gli uomini di cui la città ha bisogno. Di politici che vengono a fare passerella non se ne può più. Se Napoli deve essere l’osso da spolpare e poi gettar via, restino pure a casa. I migliori non si accorgeranno della loro assenza.
Vi invito a visitare il sito www.giancarlosiani.it
Di Admin (del 02/06/2008 @ 11:30:58, in Articoli, linkato 2005 volte)
Il Sud arranca, non ce la fa. Questa una possibile lettura degli ultimi dati pubblicati dall’Istat. Ben 1 milione e 300mila migrazioni di media all’anno interessano il territorio nazionale. Il flusso principale parte dal Sud e si trasferisce, o se preferite scappa, verso il centro nord.
Un dato concreto che ancora una volta dimostra quanto il Mezzogiorno non riesca ad attrarre e quindi a trattenere i giovani. Che fra mille dubbi, cedono stremati e decidono di costruirsi una nuova vita in Emilia Romagna o in Lombardia, regioni in grado di offrire buone opportunità lavorative e un futuro più sano per i bimbi che le coppie hanno o progettano.
La principale risorsa di un territorio sono le donne e gli uomini che la abitano. Ma se i giovani, avviliti dalla realtà che li circonda fuggono, e il numero medio di figli per donna in Campania si ferma a 1.4, diventa difficile ipotizzare un futuro dinamico e innovativo per la nostra regione. Che sempre più rischia di essere sotto il dominio incontrastato della malavita organizzata, antistato nello stato, capace di proporsi come alternativa a migliaia di ragazzi.
Ma un altro dato balza agli occhi. Anche tra gli extracomunitari si sta affermando un movimento migratorio verso il Nord. È inutile ribadire che, anche in questo caso, ad andarsene sono i migliori. A rimetterci è il territorio che sempre più rischierà di essere travolto da un razzismo figlio dell’ignoranza e dell’esasperazione.
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