Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 03/03/2008 @ 08:55:39, in Articoli, linkato 2160 volte)
Tesi di laurea precipitate nei cassonetti dell’immondizia. Centinaia di lavori in economia aziendale degli studenti dell’Università Parthenope, abbandonati insieme a spazzatura di ogni genere.
Il tutto a Via Medina, fra la cappella San Giorgio dei Genovesi, dove si discutono le lauree della Parthenope, e il Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti. L’università, guidata dal rettore Gennaro Ferrara, aveva dato le copie a una ditta incaricata per il macero, ma il personale, eludendo le regole della raccolta differenziata, se n’è inopinatamente liberato nei cassonetti.
I magistrati apriranno un'inchiesta per violazione della privacy. Certo un aspetto delicato, per la presenza di dati sensibili all’interno dei tomi. Così come si conferma l’assoluta mancanza di cultura che la città mostra di continuo anche di fronte a uno scenario che vede da mesi le sue strade a ancor più la propria dignità, sommersa dalla spazzatura.
Una vicenda grottesca dove trionfa lo spreco. Per la gioia delle tipografie le tesi vengono rilegate e stampate in almeno 4 copie, molte delle quali non vengono nemmeno sfogliate. Sarebbe opportuno fare un maggior ricorso ai più ecologici supporti informatici limitando al minimo necessario l’uso cartaceo.
Ma è l’immagine a ferire. Vedere le fatiche di tanti giovani marcire nella munnezza è una fin troppo facile metafora dello stato comatoso nel quale versa la città. Il grido antico di Eduardo torna a lacerare le nostre coscienze indomite. Fujtevenne…
Di Admin (del 09/03/2008 @ 09:00:24, in Articoli, linkato 1937 volte)
Un invito inatteso mi riporta a Procida. Le facciate gialle e rosa delle case di Marina Grande infondono calore. Giro l’isola e i miei ricordi vacillano. Un abusivismo edilizio sfrenato, figlio del bisogno ma anche dell’avidità, ha inferto più d’una ferita all’isola. Che tuttavia conserva intatto un fascino seducente.
Il parco marino 'Regno di Nettuno' è un’opportunità, ma racchiude anche un’insidia. Viene infatti vietato il cianciolo, lo strumento usato da molti pescherecci locali. Secondo una normativa europea la rete distrugge la posidonia, una pianta dall’importante ruolo ecologico.
Eppure nella stessa area si tollera un traffico diportistico asfissiante, i cui ancoraggi distruggono la pianta ben più della pesca. Altrettanto grave è l’assenza di depuratori.
La pesca è un settore vitale per l’economia isolana e copre il fabbisogno di un quarto delle famiglie procidane. L’Adiri, guidata da Nicola Pellecchia, lotta per difendere il lavoro dei pescatori e la storia che da secoli si tramandano. Una tradizione che da sempre porta il pesce azzurro sulle nostre tavole. La proposta è quella di pescare oltre i 50 metri di profondità, salvaguardando la posidonia che esige luce e non cresce oltre i 40 metri.
Le zone protette sono decisive per la difesa del mare ma devono sostenere le terre che accarezzano e non generare povertà. La difesa dell’ambiente non deve trasformarsi in una politica demagogica e strumentale. I no dei verdi non sempre giovano alla Campania.
Di Admin (del 17/03/2008 @ 08:42:32, in Articoli, linkato 2091 volte)
10 agosto 2007, Magic Word di Licola. La consueta folla all’ingresso del parco acquatico flegreo. Ma quella mattina è diversa da tutte le altre. In due si fanno spazio fra la gente e, mettendo in grave pericolo la vita di decine di persone innocenti, uccidono un camorrista. L’ennesimo atto di guerra fra i diversi clan che divorano la città.
I killer agiscono a volto scoperto. Non hanno nulla da temere. Le coscienze dei cittadini soffrono di narcolessia di giorno e riposano la notte. Incoraggiate da uno stato assente che quotidianamente dimostra le sue incapacità.
Ma qualcosa guasta il piano dei sicari. Un ragazzino vede in volto l’assassino. Fissa il suo sguardo, i suoi occhi. E non esita a riconoscerlo tra le foto mostrategli dagli investigatori. Da allora la sua è una vita blindata. Vive sotto il controllo della Polizia. La famiglia ha abbandonato la periferia di Napoli. Decisa a non tornarci più. In tribunale sarà costretto a ripetere la sua testimonianza, a confermare il suo limpido coraggio.
Una storia importante. Quel tredicenne ha vissuto nello stesso degradato contesto che spinge molti suoi coetanei nelle braccia della camorra o li relega ai margini della società. Scegliere, dunque, è ancora possibile. Ma è tanto, troppo difficile.
Quanti, fra noi, troverebbero la forza e la fiducia nelle istituzioni per seguire questo esempio, rischiando in proprio per difendere l’ideale di giustizia? Una vicenda che libera una speranza ma, con essa, anche tanta amarezza.
Di Admin (del 31/03/2008 @ 09:43:30, in Articoli, linkato 1952 volte)
Un decreto del ministero dello Sviluppo economico del 20 marzo ha ridotto l'accisa sui carburanti. La misura ha un vago sapore elettorale. Si tratta infatti di un taglio temporaneo in vigore, salvo proroga, sino al 30 aprile. In tempi di elezioni le si tentano tutte per accattivarsi l’elettorato.
Il provvedimento doveva produrre una riduzione alla pompa di 2 centesimi al litro. Pari a un risparmio di circa un euro per un pieno. Non molto, ma pur sempre qualcosa considerati gli aumenti vertiginosi dei carburanti. Un salasso continuo che negli ultimi mesi è maturato di pari passo ai violenti rialzi del costo del petrolio.
Eppure, quando mi sono recato dal mio distributore di fiducia non ho riscontrato la discesa del prezzo. Ho chiesto chiarimenti al gestore, il quale dopo un iniziale momento di smarrimento, ha farfugliato spiegazioni incomprensibili per poi gettare la maschera. Notificandomi la sua strategia.
Quando i prezzi scendono, termina prima le scorte di cui dispone, per poi applicare la riduzione. Quando i prezzi aumentano applica immediatamente i rincari. “È una mia plusvalenza” mi ha detto senza imbarazzo. Non pago, ho allora chiesto quando sarebbero finite le sue scorte. La risposta, assai infastidita, è stata “Sabato, ma per allora nuovi aumenti possono riassorbire lo sconto”.
Ho segnalato all’Agip e al ministero tale cattiva condotta. Credo che ogni cittadino dovrebbe fare altrettanto. Cambierò il mio benzinaio. Cambierà qualcosa?
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