Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 04/02/2008 @ 09:12:00, in Articoli, linkato 2082 volte)
È scritto su Internet. Sempre più spesso ascoltiamo una frase simile. Inconfutabile garanzia di autenticità. Poco importa l’attendibilità di chi si cela dietro un sito. Un equivoco pericoloso. Libertà d’espressione e accessibilità all’informazione.
Queste le armi con le quali il web si accingeva a rivoluzionare il mondo dei media. Ma nell’epoca della comunicazione globale la rete non poteva rimanere uno strumento anarchico. Anche internet si è trasformato in un’isola ingannatrice.
Tutto questo ha animato l’opera di Joan Fontcuberta, in questi giorni a Napoli per presentare la sua mostra googlegramas visitabile all’Istituto Cervantes fino a fine marzo. L’artista spagnolo ha provocatoriamente rielaborato alcune fotografie dal forte impatto simbolico, ricreandole con milioni di frammenti sputati dal noto motore di ricerca.
L’obiettivo è chiaro: frantumare la presunta unità dell’immagine, privarla della capacità di imporre realtà fasulle a spettatori passivi. E così la foto di due Ufo viene ricomposta con diecimila immagini restituite da Google a chi cerca i luoghi dove, secondo la Chiesa, è apparsa la Vergine. Il ritratto di un pagliaccio è formato dai frammenti proposti a chi ricerca i nomi dei deputati spagnoli.
Tra realtà e finzione, i mosaici di Fontcuberta provano a disinnescare i perversi meccanismi della comunicazione tenendo ben saldo il dubbio, l’unica ancora di salvataggio in un mondo in cui esiste solo quello che ci viene imposto.
È come un click. All’inizio arrivi solo a ipotizzarlo. In forma astratta. Senza elementi.
Poi, approfondisci e ti accorgi che non è più un gioco. Cominci a sentire una sensazione melmosa sulla pelle. E ti poni una domanda: che faccio? Vado avanti o lascio perdere?
Ma quando giungi a domandartelo hai già una risposta. Non sai se e come riuscirai a procedere. Non dipende da te. Forse ti impantanerai subito. Forse lambirai una zona oscura. Qualcuno, dopo molti anni, potrebbe voler rivelare qualcosa.
Vai avanti. Con un pizzico di incoscienza.
Di Admin (del 11/02/2008 @ 08:52:08, in Articoli, linkato 2164 volte)
Michelle Stepney trentacinquenne inglese è stata premiata. Era incinta quando i medici le diagnosticarono un tumore alla cervice uterina. Per non perdere le due gemelline che portava in grembo rifiutò l’operazione. Le due nasciture, già molto combattive, hanno preso a calci e spostato il tumore, impedendo che arrecasse danni a tutte e tre. La mamma, un mese dopo il parto, si è operata con successo.
Una notizia sorprendente che mi ha regalato un sorriso. Destinato a sfiorire dopo pochi minuti. Leggendo lo stesso quotidiano, ho appreso della scomparsa di Tonia Accardo, morta a 33 anni, a Torre del Greco, per non aver voluto curare un cancro quando era incinta. La chemioterapia avrebbe danneggiato la figlia, Sofia.
I medici erano stati chiari. Senza cure adeguate il male l’avrebbe piegata. Tonia però, aveva deciso. Forte di un coraggio incantevole ha scelto di sacrificarsi per donare la vita a chi cresceva nel suo grembo. L’unica strada per lei possibile.
Negli ultimi mesi stiamo assistendo a forti discussioni sul valore della famiglia e la difesa della vita. E non di rado, a esprimere giudizi sono persone che non ne avrebbero i titoli. Ma il gesto inaudito di Tonia Accardo, il suo coraggio meraviglioso, non appartengono a nessuno, né ai partiti, né a qualsiasi istituzione, se non al marito e alla piccola Sofia. Nel dolore inimmaginabile, sapranno trovare la forza per andare avanti pensando a lei, rifugiandosi in Tonia, e nel suo amore infinito.
Di Admin (del 18/02/2008 @ 09:05:42, in Articoli, linkato 2127 volte)
Finalmente in Italia si afferma una democrazia matura. La campagna elettorale è iniziata porgendoci questa prima, chiara indicazione. Tra Silvio Berlusconi e Walter Obama Veltroni, è scoppiata la pace. I due leader mostrano alla popolazione grande senso di responsabilità e si confrontano usando toni pacati.
Intorno a loro è tutto un gran fermento. Una corsa contro il tempo per occupare i pochi spazi liberi rimasti. Fini annuncia di voler sciogliere AN e Storace tenta di rinvigorire la fiamma tricolore, con buona pace della Mussolini, che converge decisa sul PdL. Persino più nostalgico appare il tentativo di Casini, Tabacci e Mastella di far rivivere la Democrazia Cristiana.
Al paese urgeva una nuova legge elettorale. Ancora una volta hanno prevalso interessi particolari e voteremo con un sistema inadeguato. Dinanzi all’evidente spaccatura tra cittadini e classe politica, i leader dei due principali schieramenti hanno, in probabile accordo, abbassato i toni della contesa. Diversamente, come potevano presentarsi agli elettori in modo nuovo?
Il centro destra esprime da quindici anni e cinque tornate elettorali sempre lo stesso uomo, Berlusconi. Il centro sinistra s’affida invece al buon Veltroni. Il nuovo che avanza. Colui che 32 anni fa era consigliere comunale del Pci e che oggi, con sorprendente originalità, garantisce “Abbasseremo le tasse.” Da anni andava ripetendo “Dopo il Campidoglio, vado in Africa.” Se questa è l’affidabilità delle sue promesse, non c’è da ben sperare.
L'industria farmaceutica, quella automobilistica, o le banche, hanno un potere che non è legittimato né dalla costituzione, né dal popolo sovrano, e che determina sempre di più la politica sino all'attività legislativa. Sono loro che nello stato puzzano di marcio Loro, non eletti, ma armati dal potere del capitale, incarnano il più acerrimo nemico della democrazia.
Le lobby non conoscono limiti. Gli asociali salari dei manager e la corruzione imperversante ovunque sono i fenomeni che accompagnano il lobbismo. Mali evidenti, in parte supportati da media non indipendenti. Così la democrazia di trasforma in farsa.
Da un discorso di Günter Grass ai parlamentari della Spd. Traduzione di Thomas Paggini.
Di Admin (del 25/02/2008 @ 09:42:36, in Articoli, linkato 1880 volte)
Per una volta, la notizia è di quelle buone. La Regione Campania ha approvato un finanziamento di 627 milioni di euro per lo sviluppo della rete ferroviaria. I fondi saranno utilizzati, da qui fino al 2015, per il completamento di tre tratte della metropolitana di Napoli: la linea Dante-Centro Direzionale, la Mergellina-Municipio, la Piscinola-Aeroporto.
Nell’annunciare il piano, Bassolino non ha evitato quel tocco di demagogia. Dal 2000 a oggi, ha sostenuto il Governatore, Napoli ha costruito più chilometri ferroviari di Roma e Milano. Non si è invece soffermato sui disastrosi ritardi accumulati nei decenni precedenti.
Ma la sostanza non muta. Il progetto è ambizioso: offrire alla maggioranza dei napoletani una stazione della metro in un raggio di mezzo chilometro. In questo modo si regalerebbe alla città un sistema di trasporti all’altezza, permettendo ai cittadini di limitare l’uso della propria auto.
Al di là del risparmio economico, da non sottovalutare alla luce dei vertiginosi aumenti del prezzo del carburante, si potrà proteggere il centro storico della città. Che andrà progressivamente pedonalizzato e vivacizzato. Così come sarà strategico collegare in modo funzionale le province che premono sulla città.
L’auspicio è che si agisca in una precisa direzione: dotare Napoli di una rete metropolitana europea, ma al contempo preservare la storia ed esaltare i patrimoni di una città che non deve inseguire né somigliare a tutte le altre.
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