Giovedì scorso a Terni sono state effettuate delle perquisizioni all’interno della ThyssenKrupp e delle abitazioni di Harald Espenhahn, Gerald Priegnitz e Marco Pucci i tre principali manager dell’azienda tedesca.
I PM hanno sequestrato un rapporto segreto. Al suo interno un’analisi storica di Torino definita “una città dalla lunga tradizione sindacale di stampo comunista” dove sono state scritte le pagine più sanguinose degli anni di piombo firmate dalle Brigate Rosse.
Terminata l’interessante analisi storica il rapporto segreto analizzava i comportamenti degli operai sopravvissuti al rogo che “passano di televisione in televisione” e vengono rappresentati “come degli eroi”.
Atteggiamenti intollerabili che meriterebbero importanti sanzioni disciplinari. Tuttavia, sempre secondo i manager della Thyssen, è opportuno differire nel tempo tali sanzioni, quando l’attenzione mediatica sarà calata.
Per chi l’avesse già dimenticato, l’incendio che scoppiò nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, provocò la morte di 7 operai. Una strage. Pagherà mai qualcuno?
Qualche veloce nota storica. La ThyssenKrupp è leader in Europa nel campo dell'acciaieria e siderurgia. È nata dalla fusione di due aziende, la Krupp e la Thyssen che si unirono nell’immediato dopoguerra dopo aver prodotto cannoni e panzer per l'esercito del terzo Reich.
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