Napoletano di Palermo. Questa involontaria definizione cade a pennello per Silvio Perrella, nato a Palermo nel 1959 ma che da anni vive e lavora a Napoli e per Napoli.
È autore di Calvino (Laterza, 1999), di Fino a Salgareda. La scrittura nomade di Goffredo Parise (Rizzoli, 2003) e di Giùnapoli (Neri Pozza, 2006) il racconto di una lunga passeggiata a Napoli, attraverso le sue strade, la sua storia, le sue glorie, le sue rovine.
Ha curato e introdotto il Meridiano Mondadori dedicato a Raffaele La Capria. Per Adelphi si sta occupando dei libri di Goffredo Parise. Ha, tra l’altro, curato e introdotto: Il critico come artista di Oscar Wilde (Feltrinelli, 1995), L’aria della sera e altri racconti di Silvio D’Arzo (Bompiani, 1995), Nel ventre della balena e altri saggi (Bompiani, 1996), Verba volant. Profezie civili di un anticonformista (Liberal, 1998), New York di Goffredo Parise (Rizzoli, 2001), Lontano di Goffredo Parise (Avagliano editore, 2002), L’estate e altri saggi solari di Albert Camus (Bompiani, 2003 con Caterina Pastura), Opere di Raffaele La Capria (Mondadori, 2003), Cronache dell’al di qua di Ottiero Ottieri (Avagliano editore, 2005, con Maria Pace Ottieri). Quando la fantasia ballava il boogie di Goffredo Parise (Adelphi 2005), Il ragazzo morto e le comete di Goffredo Parise (Adelphi, 2006).
È presidente della Fondazione Premio Napoli. Insegna all’Università “Orientale” di Napoli. Ha vinto il Premio Bilenchi per la saggistica. Con il saggio Calvino (Laterza, 1999) è risultato finalista al Premio Viareggio.
Alcune interviste in rete di Silvio Perrella:
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La 'scrittura nomade' di Goffredo Parise Leggi
Giùnapoli Leggi