Di Admin (del 07/11/2009 @ 10:47:39, in Articoli, linkato 1949 volte)
Semo sempre di più i separati, semo la gioia degli avvocati, cantava un profetico Luciano Rossi nel 1982. Già, perché oggi un matrimonio che occupa una vita intera è uno spauracchio da evitare a tutti i costi. In passato le giovani coppie visitavano mano nella mano il Salone della casa. Lì preparavano il loro nido d’amore e assaporavano il sogno della propria vita. Ma oggi i tempi sono radicalmente cambiati. In tanti sono convinti che un bel divorzio sia il giusto toccasana. Magari in età non troppo avanzata, così da potersi togliersi ancora qualche soddisfazione.
Sembra confermarlo il primo Salone della separazione e della vedovanza che si terrà il 7 e l’8 novembre a Parigi. “Nuovo inizio”, questo lo slogan scelto dagli organizzatori che hanno diviso i 1.800 metri quadri dell’esposizione in cinque aree tematiche. Questioni giuridiche, psicologia, immagine di sé, immobiliare e turismo. Insomma tutto il necessario per superare il duro trauma e ripartire con lo slancio giusto. A dirla tutta non sono stati i francesi i primi ad investire nel settore. In America è in gran voga il Divorce Party, una festa organizzata da agenzie specializzate per brindare alla fine della vita coniugale.
Il matrimonio viene vissuto come l’ennesimo prodotto da consumare. La separazione diviene un business straordinario che non a caso dilaga soprattutto nei ceti medio alti. Perché in fondo anche il divorzio è uno status symbol.