Trentuno dicembre, è tempo di bilanci
Di Admin (del 01/01/2008 @ 12:24:00, in Articoli, linkato 1996 volte)
31 Dicembre. Tempo di bilanci. Compito ingrato in un anno dove poche luci non hanno regalato ossigeno a un paese asfittico. Addolora, e tanto, vedere una regione messa in ginocchio dal problema dei rifiuti. È un’immagine sconfortante. Persino scriverne provoca un senso di frustrazione. Mi limito a osservare come nessuno fra i responsabili politici abbia ritenuto doveroso un gesto forte: rimettere il mandato ricevuto dagli elettori di fronte a un simile degrado.
In Italia dimettersi è un gesto inaudito. Si sono invece dimessi i direttori del quotidiano Epolis. Ai fratelli Cipriani va il mio ringraziamento per la libertà riconosciuta a tutti coloro, giornalisti e collaboratori, che alimentano le pagine di questo vivace progetto. La loro presenza era più di una garanzia. È auspicabile che la futura direzione continui a ritenere la libertà di espressione un valore irrinunciabile.
Non riesco, perdonatemi, a farvi gli auguri di fine anno. Il mio sguardo è rivolto alle famiglie degli operai morti nell’incendio alle acciaierie della Thyssenkrupp. Alle mogli e ai figli di uomini uccisi da dirigenti privi di scrupolo. Non rispettare le più elementari norme di sicurezza per massimizzare i profitti è un grave delitto che va perseguito. Si lavora per vivere, non per morire. In un anno in Italia muoiono al lavoro oltre mille persone. È un bollettino di guerra. Questa sera in tanti senza coscienza brinderanno impuniti. Il mio pensiero andrà a chi non ha la forza di sollevare alcun calice.
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