Magistrati in canottiera per una tv in mutande
Di Admin (del 19/10/2009 @ 08:08:08, in Articoli, linkato 1786 volte)
Sarà capitato anche a voi. Incrociare tra i vicoli della Pignasecca o nel mercatino di Antignano uomini dalle pance prominenti esposte a bella posta dei passanti, e canottiere sollevate, la cui funzione risulta inspiegabile. E credere di trovarsi di fronte a figure popolari. Invece no. Quelli che per anni avete creduto essere fruttivendoli, pescivendoli o ambulanti, erano con buona probabilità uomini illustri. Magari magistrati che, fuori dalle aule giudiziarie, esprimevano tutte le loro stravaganze fino ad allora represse.
Le recenti rivelazioni di Canale 5 sul giudice del caso Cir Raimondo Mesiano hanno dell’esplosivo. Ora vedo il mondo da una visuale nuova. E immediata è partita la verifica della maglieria intima. Scava e riscava, dal disordine è spuntato quel paio di calzini turchesi che in cuor mio sapevo di possedere. Sia chiaro. Non temo certo di subire sberleffi da qualche investigatore da strapazzo, ma nemmeno voglio mettermi in mostra. Esibire un calzino turchese, dandomi arie da giudice sul fronte.
Chi s’indigna dell’attuale uso del mezzo televisivo o è ingenuo o in malafede. Al più, spicca la caduta di qualsiasi remora nel dichiarare la propria appartenenza politica. Si parte all’attacco senza nemmeno camuffarsi strumentalizzando tutto e tutti. La tv è e sarà sempre un potente mezzo per incanalare le menti della gente dove il potere impone. Per contrastarla non resta che una soluzione. Non vederla.
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